La piega del tempo
1
Nell’esatta piega del tempo
scivola il coltello che taglia il cuore
e gli narra l’imprudente divario
dove non sei dove non sosta
il tuo zoodiacale cerchio,
mentre tu a un solo filo appeso
sogni la vasta rete tarda a venire,
il ragno refrattario, il fuso
incerto del morire
All’esatta piega del tempo
il cagnolino cede l’ugola
ma il suo guinzaglio canta
avvinghiato a una lapide d’amore
2
Rumore di vetrata il citofono ascolta
da una strada ancora vuota di gente
poi tornerà il cigno errante
a rovistare i crocevia
nell’esatta piega del tempo
l’aria della città a filtrare
le sue morti bianche
3
Una stanza chiodata, la rupe
incisa dalle unghie del sole
e la smorfia dell’angolo
La macchia espansa, sbobinata dal nero,
il vestito affogato nella carne
e intorno il gioco di corde
di un enigma folle
E così la vita si archivia
nella sua cineteca di fotogrammi
che l’esatta piega del tempo,
l’immobile silenzio
divora
© Gilberto Isella
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